A Digital Activist and creative
Doyenne
Social Media
2019-2020
Doyenne in inglese antico significa Kickass female leader e l'obiettivo del collettivo è quello di emancipare la posizione della donna nella cultura street.
Il mio contributo comprende la produzione di video e campagne fotografiche, la gestione del blog e dei canali social.
Serie di fotografie contro la censura dei capezzoli femminili da parte di Instagram e la stereotipizzazione del
corpo della donna.
Il corpo della donna non esiste.
Il corpo della donna non esiste in quanto tale ma solo in relazione all’altro, solitamente uomo. È il patriarcato a dire quando e come la donna può mettersi a nudo, per la soddisfazione sessuale o la sopravvivenza. Ma quando la nudità femminile è una scelta per se stessa? Viene censurata (non solo nei social) e considerata un pericolo, per paura che diventi un’arma per l’emancipazione. Per paura che il corpo della donna esista senza lo sguardo maschile e si senta autonomo e libero.
I capezzoli femminili non sono censurati per estetica, ma perché rappresentano la libertà di potersi spogliare, dai pregiudizi e dai costumi della società machista.
Perciò non avere paura e #freethenipples
Il corpo della donna non esiste
Il corpo della donna non esiste.
Il corpo della donna non esiste in quanto tale ma solo in relazione all’altro, solitamente uomo. È il patriarcato a dire quando e come la donna può mettersi a nudo, per la soddisfazione sessuale o la sopravvivenza. Ma quando la nudità femminile è una scelta per se stessa? Viene censurata (non solo nei social) e considerata un pericolo, per paura che diventi un’arma per l’emancipazione. Per paura che il corpo della donna esista senza lo sguardo maschile e si senta autonomo e libero.
I capezzoli femminili non sono censurati per estetica, ma perché rappresentano la libertà di potersi spogliare, dai pregiudizi e dai costumi della società machista.
Perciò non avere paura e #freethenipples
Il corpo della donna non esiste
Raccolta di luoghi comuni vissuti dalle followers e resi 'manifesto' della battaglia contro i luoghi comuni legati alle donne.
